venerdì 29 luglio 2011

Abbiamo partecipato all'Assemblea dell'ATI4: ecco com'è andata


19 luglio 2011
Assemblea dell’ATI 4

Il presidente Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni,  ha aperto l’assemblea comunicando che l’ATI ha ricevuto la lettera del  Comitato Umbro Acqua Pubblica (che è stata distribuita in copia a tutti i  presenti) ed ha informato i Sindaci che il Comitato è presente ai lavori odierni.

E sui referendum, tutto qua!!!

Poi è passato all’adozione del bilancio consuntivo 2010 e il direttore, Ing. Spinsanti, ha illustrato brevemente i risultati di bilancio precisando alcuni dettagli fra i quali quello relativo al pagamento della quota annuale del mutuo acceso per l’acquisto della sede di Via Bramante (!). Si parla di oltre 100 mila Euro nell'anno 2010 mentre le reti sono dei colabrodo (oltre 50% di perdite sull'ATI 4) e solo un quarto delle utenze vanno correttamente a depurazione!!!!

Ha anche informato l’assemblea che a fronte di una previsione di più di 8 milioni di euro di trasferimenti, è stato incassato solo poco più di 1 milione in quanto i lavori sono stati rallentati a causa di difficoltà del gestore del servizio nell’effettuare i pagamenti, per cui i trasferimenti non si sono realizzati.

Nessuno dei sindaci o loro delegati ha segnalato alcunché per cui l’adozione del bilancio è stata votata all’unanimità, così come il terzo punto all'ordine del giorno che riguardava alcune variazioni di bilancio,  di cui una  relativa alla messa a norma (dettata dall'USL!) di una fontanella (di quelle frizzanti, a pagamento, tanto pubblicizzate...) recentemente realizzata nel comune di Terni (!).

Fra le Comunicazioni finali il Presidente ha dichiarato che sono in corso e a buon punto colloqui con gli Istituti bancari per il finanziamento del Piano d’Ambito (!).
I Comuni saranno informati in dettaglio su modalità e  ricadute di questa transazione entro 15 giorni ed entro fine Luglio l’ATI incontrerà  il Consiglio di Amministrazione del SII anche per la revisione dello Statuto dell’ATI che attualmente fa ricadere sui Comuni la responsabilità degli oneri di finanziamento delle opere.
Un paradosso nella tragicommedia!
L'ATI (4) responsabile dell'operato del gestore (il SII SPA ) cerca di togliersi la responsabilità di quello che vaglia! Si chiede un prestito bancario, con le quote di azioni in fideiussioni, che saranno i cittadini a pagare, con gli interessi (cospicui!), attraverso le bollette, dopo avere vinto un referendum che abroga la remunerazione del capitale investito!

Il Presidente dell’ATI ha anche comunicato  qualcosa a proposito della gestione dei rifiuti:
-   La multinazionale Tetrapack ha proposto a tutti i Comuni di svolgere gratuitamente attività di divulgazione per il  riciclo di  questo materiale
-   Sono in corso  delle trattative, quasi concluse "positivamente",  tra il Ministero dell'ambiente, la Regione, la Provincia e la Sovrintendenza per aprire il terzo calanco ad uso discarica ad Orvieto. Con grande gioia di tutti presenti, visto che nessuno ha fiatato!!!!! Ma acqua in bocca, perché sennò c'è il rischio che la differenziata si faccia meno...

Curiosissima assemblea dove la grande partecipazione dei sindaci, quasi tutti presenti, si è accomunata a un totale mutismo e assenso davanti al direttore e al presidente, sindaco di Terni, dell'ATI.

Però ci siamo sbrigati... neanche un'ora!!!!

giovedì 7 luglio 2011

Il testo della lettera che sarà presentata alle ATI ed al Comune di Terni

All’Assemblea dell’Ambito Territoriale Integrato 4 dell’Umbria
Ai Sindaci dei Comuni dell’ATI 4 dell’Umbria 
L O R O  S E D I
Oggetto: Lettera aperta del Comitato Umbro Acqua Pubblica e del Comitato Provinciale di Terni

Con la presente le cittadine e i cittadini dei Comuni ricadenti in questo Ambito Territoriale intendono rappresentare quanto segue:
da tempo il Comitato Umbro Acqua Pubblica sta portando avanti in tutto il territorio regionale un percorso di riconoscimento del diritto umano all’acqua oggi compromesso da una gestione privata del servizio idrico integrato. Una gestione che ha portato ad aumenti spropositati delle tariffe tanto che l’Umbria è la terza regione più cara d’Italia,  e alla diminuzione della qualità del servizio, sia in termini di perdite della rete idrica (47% della risorsa dati CONVIRI), che in termini di qualità dell’acqua.
Il grande risultato referendario del 12 e 13 giugno  ha ribadito la volontà popolare (della maggioranza assoluta degli italiani), di tornare indietro sul  modello di gestione privata, e dell’impossibilità di trarre profitto da un bene indispensabile alla vita quale è l’acqua. 

Alla luce dei risultati del referendum, coerentemente e conseguentemente ad essi, nel rispetto della volontà popolare e della democrazia, il Comitato Umbro Acqua Pubblica e con esso il Comitato Provinciale di Terni chiedono  a quest’Assemblea:
- che  venga immediatamente approvata la riduzione delle tariffe della quota di remunerazione di capitale investito, così come abrogato con referendum;
- che venga deliberato  di inserire nello statuto dell’ATI 4  la specifica dizione che il servizio idrico integrato è di interesse generale e privo di rilevanza economica, e che conseguentemente, deve essere gestito attraverso un soggetto giuridico di diritto pubblico con la partecipazione dei comitati e associazioni interessate negli organi decisionali e di controllo;
- che venga aperto un tavolo partecipativo con il Comitato Umbro Acqua Pubblica   per discutere e programmare il percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato.

p.Il Comitato Umbro Acqua Pubblica                                             
Elisabetta Di Persio                                       

p.Il Comitato Provinciale Terni                                            
Maria Cristina Garofalo